La pratica della solitudine II | Maggio 2020
Soli, di fronte a noi stessi, ci permettiamo di sentire il nostro vuoto, l'assenza di attività, di distrazioni.
Ci permettiamo di sentire la noia, la voglia irrefrenabile di muoverci, fisicamente e mentalmente, e di non fare niente.
Ci permettiamo di restare qui, di fronte a noi stessi, senza deviazioni. L'inquietudine sale, la lasciamo fare.
Ci permettiamo di assaporare uno spazio sconosciuto di cui non abbiamo il controllo e che ha il potere di appropriarsi di noi.
Sviluppiamo la nostra temerarietà, quella che ci dona il coraggio di restare con quello che c'è, senza ostacolarlo, senza modificarlo, senza creare delle strutture.
Siamo soli, è semplice, crudo, diretto, al di là delle parole.
Ci permettiamo di sentire la noia, la voglia irrefrenabile di muoverci, fisicamente e mentalmente, e di non fare niente.
Ci permettiamo di restare qui, di fronte a noi stessi, senza deviazioni. L'inquietudine sale, la lasciamo fare.
Ci permettiamo di assaporare uno spazio sconosciuto di cui non abbiamo il controllo e che ha il potere di appropriarsi di noi.
Sviluppiamo la nostra temerarietà, quella che ci dona il coraggio di restare con quello che c'è, senza ostacolarlo, senza modificarlo, senza creare delle strutture.
Siamo soli, è semplice, crudo, diretto, al di là delle parole.